Sospensione esperimento macachi Torino: il primo step verso una Ricerca al passo con i tempi

Il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione provvisoria della sperimentazione in corso sui sei macachi nell’ambito del progetto Lightup, delle Università di Torino e Parma. E’ infatti l’Ente che sperimenta a dover ovviamente provare che non esistono “alternative” ad una sperimentazione invasiva e foriera di sofferenze per gli animali, come previsto dalla Direttiva 2010/63/UE, che incoraggia anche l’utilizzo di “alternative” alla sperimentazione animale servendosi di nuove tecnologie ed approcci non invasivi incentrati sull’uomo.

Considerato che:

  • La sperimentazione animale non è soltanto un problema etico o di benessere animale. La Comunità Scientifica riconosce l’inadeguatezza dell’attuale sistema di ricerca basato sul modello animale (che non è in grado di fornire risultati affidabili e garantire la sicurezza per l’uomo!) e caldeggia l’utilizzo di nuovi approcci metodologici (NAM) focalizzati sulla biologia umana (human-based). Esempi di organizzazioni scientifiche internazionali che supportano questa visione sono BioMed21 (https://biomed21.org), Alliance for human-relevant Science (https://www.humanrelevantscience.org/) e Canadian Centre for Alternatives to Animal Methods (http://www.uwindsor.ca/ccaam/).
  • la Commissione Europea nell’ambito del framework Horizon 2020 ha stanziato complessivamente più di 100 milioni di euro per progetti di ricerca integrati volti a sviluppare nuovi approcci metodologici senza animali. Tra questi, pochissimi o forse nessuno hanno come leader un gruppo italiano. Tanti italiani partecipano, ma nessuno in qualità di referente capo, perché in Italia attualmente mancano le infrastrutture adatte, nonché la formazione adeguata;
  • il governo Olandese si è prefissato lo scopo di diventare leader dei metodi scientifici senza animali entro il 2025 e per raggiungere questo obiettivo sta mettendo in atto una serie di azioni mirate e profumatamente finanziate che hanno creato laboratori di ricerca all’avanguardia. Non a caso molti referenti per i progetti Horizon sopra menzionati, sono olandesi;
  • l’EPA (Environmental Protection Agency) ha annunciato di non voler più utilizzare mammiferi per valutazioni tossicologiche entro il 2035. Per arrivare a questo traguardo ha immediatamente stanziato più di 4 milioni di dollari per la ricerca che si aggiungono alle centinaia già erogati nell’ambito della messa a punto di metodi tossicologici basati su culture cellulari umane (progetti ToxCast e Tox21);

Ci auguriamo che questo risultato ottenuto per i macachi sia il primo di una serie di passi verso una Ricerca biomedica innovativa e più etica, che porti l’Italia a seguire l’esempio degli altri paesi europei e ad aspirare a diventare leader nella promozione e sviluppo di nuovi approcci metodologici animal-free. L’innovazione sta nelle metodologie emergenti che permettono di studiare i complessi fenomeni biologici umani nell’uomo e di ottenere risultati più rilevanti per i pazienti, mentre la ricerca basata sulla sperimentazione animale rappresenta una strada ormai morta. Auspichiamo che anche l’Italia possa presto vantare dei centri d’Eccellenza che sviluppano e promuovono una Ricerca human-based, scientificamente valida ed eticamente sostenibile. Ciò che permetterebbe di attirare ricercatori da tutto il mondo, oltre a garantire l’adeguata formazione di quelli italiani, e far sì che i sempre più numerosi ricercatori che aspirano a lavorare su NAM, e che sono attualmente costretti a fuggire all’estero, rimangano in Italia. Perché a leggere ciò che affermano i fervidi sostenitori della sperimentazione animale, sembrerebbe che fare ricerca di alto livello significhi necessariamente fare sperimentazione animale: nulla di più falso e fuorviante.