Prevedere la tossicità da farmaci sul fegato: test su cellule e tessuti umani migliori dei modelli in vivo

Secondo un articolo pubblicato nel 2021 su Scientific Reports, i test in vitro al contrario di quelli in vivo (su animali) potrebbero prevenire gli incidenti correlati alle reazioni avverse ai farmaci.

La US Evidence-based Toxicology Collaboration, il Norwegian Institute of Public Health e la Safer Medicines Association hanno condotto un significativo studio comparativo che ha confrontato un’ampia gamma di test in vivo (animali e umani) e in vitro per valutare la sicurezza dei farmaci e ha confrontato i risultati con “dati del mondo reale” sulle reazioni avverse ai farmaci. Lo studio si è concentrato su due farmaci usati per trattare il diabete: rosiglitazone (Avandia), che è attualmente disponibile, e troglitazone (Rezulin), che è già stato ritirato dal mercato a causa dei suoi gravi e fatali effetti collaterali di tossicità epatica.
Test in vitro su cellule e tessuti umani hanno rivelato che Rezulin è tossico per il fegato, a differenza di Avanadia, che non ha avuto effetti tossici, nonostante i test preclinici sugli animali e gli studi sull’uomo non siano stati in grado di prevedere gli effetti dei farmaci. L’uso di un approccio comparativo ha rivelato che mentre i test in vitro sono stati in grado di identificare potenziali effetti tossici, gli studi sugli animali (e persino quelli su piccoli campioni di popolazione umana) non sono stati in grado di prevedere i gravi rischi di tossicità epatica associati all’uso del troglitazone in una popolazione di pazienti più ampia.

Questa indagine ha rilevato che se i dati meccanicistici dei test in vitro basati su cellule e tessuti umani fossero utilizzati dalle aziende farmaceutiche all’inizio dello sviluppo del farmaco e presi in considerazione dalle autorità di regolamentazione come parte delle richieste normative, i decessi e le disabilità derivanti da reazioni avverse ai farmaci potrebbero essere previsti ed evitati.
Le moderne tecnologie in vitro basate sulla biologia umana ora offrono significative possibilità di prevenire le reazioni avverse ai farmaci e salvare la vita dei pazienti.

Dirven, H., Vist, G.E., Bandhakavi, S. et al. Performance of preclinical models in predicting drug-induced liver injury in humans: a systematic review. Sci Rep 11, 6403 (2021). https://doi.org/10.1038/s41598-021-85708-2
https://www.nature.com/articles/s41598-021-85708-2.