Oltre le 3R: espandere l’uso di metodi sostitutivi rilevanti per l’uomo nella ricerca biomedica

Nel 1959 William Russell e Rex Burch pubblicarono il trattato “The Principles of Humane Experimental Technique” dove proposero il principio delle 3R (Riduzione, Affinamento, Sostituzione dell’uso di animali) per un ricerca scientifica più umana. A 60 anni dalla pubblicazione del trattato è stato pubblicato un articolo molto interessante sulla rivista scientifica internazionale Altex.

Secondo gli autori di tale articolo, le 3R sono state fondamentali per promuove e una scienza più umana, tuttavia, è tempo di aggiornare in modo strategico l’approccio con cui le 3R vengono applicate. Il XXI secolo ha già visto infatti lo sviluppo di promettenti ed innovativi modelli non animali, come ad esempio gli organi su chip e gli approcci computazionali che secondo gli autori sostituiranno gli animali quali gold standard nella sperimentazione biomedica.

“La velocità con cui avverrà questa transizione dipende dal ritmo con cui questi nuovi modelli saranno ottimizzati per riflettere la biologia degli esseri umani, piuttosto che quella degli animali”, affermano gli autori.

Anche se è probabile che i nuovi metodi rivoluzionino tutti gli ambiti in cui gli animali vengono attualmente utilizzati in campo scientifico, gli autori ne incoraggiano particolarmente l’applicazione nella ricerca biomedica, che rappresenta la maggior parte degli animali utilizzati.

In particolare chiedono il perseguimento di una strategia su tre fronti che si concentri su:

  1. L’avanzamento di metodi non animali in sostituzione degli esperimenti sugli animali;
  2. L’applicazione dei nuovi approcci metodologici senza animali alla ricerca biomedica;
  3. Il miglioramento della loro rilevanza per la biologia umana.

Quali accademici e scienziati, gli autori ritengono che gli sforzi educativi mirati ai giovani scienziati in formazione costituiranno un modo efficace e sostenibile per portare avanti questa visione. Questa strategia, da noi pienamente condivisa ed in linea con lo statuto di OSA, potrebbe non promettere una fine imminente dell’uso degli animali nella scienza, ma ci avvicinerà a un’era in cui le 3R saranno sempre più percepite come una soluzione a un problema in via di risoluzione. Gli stessi Russell e Burch avrebbero sicuramente accolto favorevolmente questi cambiamenti positivi.

Herrmann, K., Pistollato, F. and Stephens, M. L. (2019) “Beyond the 3Rs: Expanding the use of human-relevant replacement methods in biomedical research”, ALTEX – Alternatives to animal experimentation, 36(3), pp. 343–352. doi: 10.14573/altex.1907031.