
Il 29 aprile 2025 segna una data fondamentale per il futuro della scienza e della medicina: il National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti ha annunciato un nuovo piano strategico per promuovere le tecnologie di ricerca basate sull’uomo e ridurre progressivamente l’uso di animali nella sperimentazione.
L’iniziativa, sostenuta anche dalla Food and Drug Administration (FDA), rappresenta una presa di posizione chiara e lungimirante, in linea con quanto la comunità scientifica più avanzata – e OSA, Oltre la Sperimentazione Animale – auspica da anni.
La nuova strategia prevede la creazione dell’Office of Research Innovation, Validation, and Application (ORIVA), un ufficio centrale con il compito di coordinare, validare e diffondere l’uso di approcci non animali in tutta la ricerca biomedica finanziata dal NIH. Oltre a rafforzare il finanziamento e la formazione sui metodi alternativi, ORIVA avrà anche il compito di integrare criteri di valutazione basati su rilevanza per l’essere umano, traslazionalità e idoneità metodologica.
Tra le tecnologie che saranno promosse figurano:
- Organoidi e organ-on-a-chip, come il celebre lung-on-a-chip sviluppato dal Wyss Institute di Harvard, capaci di replicare con precisione le funzioni fisiologiche umane.
- Modelli computazionali avanzati per simulare interazioni biologiche e risposte a farmaci.
- Dati del mondo reale, utili per osservare esiti sanitari nella popolazione e supportare approcci personalizzati.
Come ha dichiarato il direttore del NIH, Dr. Jay Bhattacharya:
“Per decenni la ricerca biomedica si è affidata ai modelli animali. Oggi inauguriamo una nuova era, fondata sull’innovazione, la trasparenza e una più profonda comprensione della biologia umana. Questo approccio accelererà lo sviluppo di cure efficaci e migliorerà la fiducia del pubblico nella scienza.”
OSA accoglie con entusiasmo questa scelta che finalmente riconosce i limiti scientifici della sperimentazione animale – spesso poco predittiva, come dimostrano i casi di Alzheimer e cancro – e rilancia un percorso verso una scienza più rigorosa, etica ed efficace.
Ci auguriamo che anche in Europa e in Italia si possa seguire questa direzione, incoraggiando enti di ricerca e istituzioni a investire con decisione nei New Approach Methodologies (NAMs), nell’interesse della salute pubblica, del progresso scientifico e del rispetto degli animali.