
OSA sostiene la petizione al Parlamento europeo “TUTELA DEGLI ANIMALI, DELLA SALUTE E DELLA LIBERTA’ DI COSCIENZA”
Per le adesioni di associazioni europee si prega si scrivere al coordinatore del Comitato: terrilemassimo@gmail.com, specificando il nome ufficiale dell’associazione, quello del rappresentante legale, l’indirizzo dell’associazione e lo stato europeo di appartenenza, in quanto tali dati sono indispensabili in base al Regolamento del Parlamento europeo affinché le adesioni abbiano valore legale.
Le associazioni che desiderano inviare le adesioni dei propri iscritti, sono pregate di inviare al coordinatore suddetto un file Word contenente, per ogni riga, il nome e cognome del socio, l’indirizzo di residenza, la città e lo stato europeo di appartenenza. Tali dati non verranno pubblicati per rispetto della privacy, ma solo inviati quale ulteriore allegato al Portale delle petizioni del Parlamento europeo.
Per i singoli cittadini, si può usare il portale Change.org: FIRMA
La petizione in breve:
Ad oggi, i metodi alternativi alla sperimentazione animale – validati dal Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi (EURL ECVAM) e, in alcuni casi, anche dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) – sono inclusi nei regolamenti dell’Unione europea relativi ai test di tossicità e sicurezza per farmaci, cosmetici e sostanze chimiche. Tuttavia, l’utilizzo di tali metodi non è ancora obbligatorio a livello normativo, lasciando spesso agli sperimentatori la possibilità di scegliere tra test in vivo e metodi alternativi, senza un vincolo preciso.
La Commissione europea ha finora scelto di attendere l’accettazione ufficiale dei metodi alternativi da parte dell’OCSE (organismo intergovernativo composto da 38 Paesi) prima di recepirli nei regolamenti dell’UE. Questo approccio – legato anche alla necessità di assicurare l’armonizzazione con gli standard internazionali – comporta, tuttavia, un ritardo nell’adozione di metodi già scientificamente validati a livello europeo, con conseguenze rilevanti sia per la protezione degli animali, sia per l’efficienza e l’innovazione scientifica.
Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH), che disciplina i test di tossicità delle sostanze chimiche, non prevede l’obbligo di test clinici su esseri umani, mentre prevede l’impiego di test su animali non umani. Considerata la nota variabilità biologica tra specie, ciò può comportare limiti in termini di predittività per la salute umana.
Inoltre, l’etichettatura dei prodotti chimici, farmaceutici e cosmetici non riporta attualmente informazioni dettagliate sull’uso di animali nei test regolatori, limitando il diritto all’informazione e alla libertà di coscienza dei consumatori, sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Nel panorama della ricerca scientifica si stanno affermando nuovi approcci metodologici (NAMs – New Approach Methodologies), come modelli computazionali, organi-su-chip e organoidi specie-specifici, già accettati in altri contesti internazionali (ad esempio negli Stati Uniti). Questi strumenti permetterebbero una progressiva riduzione dei test su animali, ma necessitano di maggior supporto e finanziamento da parte delle istituzioni europee per essere pienamente adottati e standardizzati.
Alla luce di tali considerazioni, all’inizio del 2025 è stato costituito un Comitato per le petizioni al Parlamento europeo, composto da filosofi, medici, biologi, veterinari, artisti e rappresentanti della società civile, con l’obiettivo di presentare una petizione formale al Parlamento europeo. Tale strumento è stato preferito rispetto all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), data la maggiore complessità procedurale di quest’ultima.
Il 24 maggio 2025, la petizione è stata ufficialmente caricata nel Portale delle Petizioni del Parlamento europeo. Essa è stata sottoscritta dalle principali organizzazioni rappresentative della protezione animale e della ricerca scientifica italiane e da tre organizzazioni europee.
Obiettivo della petizione:
Richiedere al Parlamento europeo di invitare la Commissione europea a proporre modifiche legislative in materia, per garantire:
- la tutela della salute pubblica,
- il rispetto della libertà di coscienza dei consumatori,
- la protezione degli animali impiegati a fini scientifici.
Per rafforzare l’azione della petizione, vi invitiamo a sottoscriverla entro il mese di giugno 2025. Le adesioni raccolte saranno trasmesse come allegato integrativo attraverso il Portale ufficiale del Parlamento europeo.
Note
(1) Membri: Gianluca Albertini, Luisella Battaglia, Silvia Berni, Carlo Consiglio, Maurilio Calleri, Mariangela Corrieri, Gabriella Errico, Bruno Fedi, Annamaria Manzoni, Enrico Moriconi, Rosalba Nattero, Federica Nin, Susanna Penco, Valerio Pocar, Paola Re, Eugenia Silvia Rebecchi, Serena Ruffilli, Massimo Terrile, Luigi Lombardi Vallauri, Massimo Wertmüller,
(2) Richieste:
a) Includere, nei regolamenti riguardanti le prove precliniche di tossicità ed efficacia per farmaci ad uso umano o veterinario, prodotti biosimilari, dispositivi sanitari, cosmetici e sostanze chimiche prodotti nella UE, l’obbligo dell’utilizzo dei metodi alternativi in vitro o senza l’uso di animali accettati dall’OCSE o ritenuti scientificamente validi dalla Ue.
b) Includere, nei regolamenti riguardanti le prove precliniche di tossicità ed efficacia per farmaci ad uso umano o veterinario, prodotti biosimilari, dispositivi sanitari, cosmetici e sostanze chimiche prodotti nella UE, i metodi alternativi in vitro o senza uso di animali validati nell’Unione e trasmessi all’OCSE per accettazione, consentendone l’utilizzo in alternativa ai metodi in vivo ai fini della commercializzazione nell’Unione.
c) Promuovere fortemente ad ogni livello la ricerca di nuovi approcci metodologici in vitro e/o senza uso di animali, mirando alla qualificazione e standardizzazione di metodi computazionali, tecnologie ‘organo-su-chip’, organoidi e similari basate sulla specifica specie biologica e favorire l’utilizzo a tali fini di materiali provenienti dalla donazione di corpi umani.
d) Includere, nei regolamenti riguardanti l’etichettatura dei prodotti di cui ai punti precedenti, ove commercializzati nella Ue, l’obbligo di riportare sulle confezioni le diciture: ‘sostanza testata su animali / non testata su animali’ e ‘sostanza testate clinicamente / non testata clinicamente’, per ogni componente, a seconda delle prove effettuate.